Pietà Rondanini Castello Sofrzesco – Milano Il progetto di Ricollocazione dell’Opera Arterìa ha accompagnato nella sua nuova collocazione “La Pietà Rondanini” di Michelangelo, dalla Sala degli Scarlioni all’antico Ospedale Spagnolo del Castello Sforzesco di Milano. Per questo spostamento Arterìa ha elaborato un progetto innovativo di movimentazione attentamente studiato e condiviso con la direzione del Castello Sforzesco, la Soprintendenza di Milano e all’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro progettando un imballaggio disegnato con l’ausilio di tecnologia 3D e materiali all’avanguardia. Tradizionalmente, le tecniche di traslazione delle sculture dalla loro base espositiva alla base delle casse di imballaggio per il trasporto sono tradizionalmente di tre tipi:
Per il trasferimento della “Pietà Rondanini” queste tecniche tradizionali non sono state ritenute idonee per la fragilità della superficie della pietra, per il baricentro fuori asse e per l’irregolarità del piano di appoggio. E’ stato quindi studiato e progettato una tecnica di movimentazione innovativa per il sollevamento della scultura. Per prima cosa sono state selezionate le aree idonee al contatto ed effettuato un rilievo 3D per la produzione delle 3 dime di bloccaggio. La dima all’altezza della base realizzata in alluminio era una vera e propria “morsa” atta non solo a bloccare, ma soprattutto a sostenere il peso della scultura durante il sollevamento. Altri due livelli di bloccaggio sono stati realizzati in resina ad alta densità e il loro compito era quello di mantenere la statua in posizione verticale evitando qualsiasi movimento. Tutte le operazioni sono state testate su una copia della scultura, realizzata con tecnologia 3D utilizzando la stessa pietra e di pari dimensioni dell’originale.