Pittura, disegno, grafica: l’apice del Rinascimento tedesco attraverso una magnifica e rappresentativa selezione di opere di Dürer e dei suoi contemporanei tedeschi e (nord)italiani, circa centotrenta capolavori dell’acmé del Rinascimento tedesco nel suo momento di massima apertura verso l’Europa, sia al Sud (soprattutto nell’Italia settentrionale) sia al Nord (nei Paesi Bassi): l’artista di Norimberga, dunque, ma anche l’affascinante quadro di rapporti artistici tra nord e sud Europa tra la fine del Quattro e l’inizio del Cinquecento, il dibattito religioso e spirituale come substrato culturale delle opere di Dürer, il suo rapporto con la committenza attraverso l’analisi della ritrattistica, dei soggetti mitologici, delle pale d’altare, la sua visione della natura e dell’arte tra Classicismo e Anticlassicismo, la sua figura di uomo e le sue ambizioni d’artista.
In un’unica sede espositiva, una rappresentativa e magnifica selezione di capolavori non solo di Dürer, che ha rivelato le qualità intrinseche delle sue opere nelle varie categorie da lui praticate – pittura, disegno, incisione –, ma anche di artisti tedeschi suoi contemporanei come Lucas Cranach, Albrecht Altdorfer, Hans Baldung da un lato, e dall’altro di grandi pittori, disegnatori e artisti grafici italiani della Val Padana fra Milano e Venezia, come Giorgione, Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Andrea Mantegna, Leonardo da Vinci, Cima da Conegliano, Solario, Jacopo de’ Barbari, Bartolomeo Veneto, Lorenzo Lotto.