Mudec – Museo delle Culture, Milano
1 febbraio – 3 giugno 2018
A cura di Diego Sileo
Frida Kahlo ha esercitato una forte seduzione e continua a esercitarla anche a centodieci anni dalla sua nascita. Ecco perché la città di Milano ha allestito la più importante mostra europea mai dedicata alla pittrice messicana più famosa e acclamata. L’esposizione ha compreso dipinti, disegni, acquerelli, lettere e fotografie; ha registrato inoltre inediti e sorprendenti materiali d’archivio. Alcune di queste opere non erano mai state esposte prima in Italia.
La mostra ha proposto una nuova chiave di lettura della figura dell’artista, evitando ricostruzioni forzate, interpretazioni sistematiche o letture biografiche troppo comode, e dimostrando che per un’analisi seria e approfondita della poetica di Frida Kahlo è necessario spingersi al di là degli angusti limiti di una biografia e andare oltre un mito consolidato e alimentato dalle mode degli ultimi decenni. Realizzata con la collaborazione del Museo Dolores Olmedo e della Jacques and Natasha Gelman Collection, essa ha evidenziato come l’arte di Frida nasconda ancora molti segreti. A prescindere dai numerosi libri che sono stati scritti su di lei, l’evento milanese ha rivelato che Frida Kahlo era effettivamente un’attivista politica, che era consapevole dell’influenza di Diego Rivera sulla sua pittura e cercò di evitare tale influsso, che non solo sapeva esprimersi in maniera artisticamente drammatica ma era anche spiritosa e ironica. Soprattutto, ha rivelato che Frida era un grande pittrice.